Quando ero bambina passavo molti pomeriggi a casa delle mie prozie zitelle, che per non smentire il luogo comune, ricamavano, o facevano uncinetto tutto il giorno.
Erano molto simpatiche, in particolare Francesca "Chinota" per tutti, era sempre allegra e bastava poco per farle fare una bella risata. Preparava un salame al cioccolato fantastico, che sicuramente è stata la causa del mio colesterolo alto. Mi preparava il suo caffè allungato e continuava senza staccare gli occhi a fare uncinetto mentre mi raccontava storie del passato, di mia nonna, nonchè sorella e del resto della sua famiglia numerosa. Aveva aiutato mia nonna con il ricamo del corredo e con i pizzi per la biancheria, perchè lei era sempre troppo indaffarata con altri lavori e con la cura della bisnonna, per dedicarci troppo tempo.
Zia Agnese invece era più depressa e viziata della sorella Chinota. Si lamentava sempre di dolori alla schiena, alle gambe, continuava anche lei a sferruzzare tutto il giorno, ma i lavori di casa e la cucina non erano il suo forte, come diceva lei, Chinota era più portata.
Una parte dei lori bellissimi lavori è passata da mia madre a me, che con orgoglio e piacere uso con cura e rispetto per il loro lavoro.
Queste foto sono il ricordo che serberò sempre, insieme allo schiocco del bacio che davo sulle fresche guancie di zia Chinota sempre sorridente, quando a fine pomeriggio ritornavo a casa.
Non esiste separazione definitiva fino a quando c’è il ricordo.
Isabel Allende, Paula
asciugamani in lino e pizzo fatti dalla zia Chinota
Erano molto simpatiche, in particolare Francesca "Chinota" per tutti, era sempre allegra e bastava poco per farle fare una bella risata. Preparava un salame al cioccolato fantastico, che sicuramente è stata la causa del mio colesterolo alto. Mi preparava il suo caffè allungato e continuava senza staccare gli occhi a fare uncinetto mentre mi raccontava storie del passato, di mia nonna, nonchè sorella e del resto della sua famiglia numerosa. Aveva aiutato mia nonna con il ricamo del corredo e con i pizzi per la biancheria, perchè lei era sempre troppo indaffarata con altri lavori e con la cura della bisnonna, per dedicarci troppo tempo.
Zia Agnese invece era più depressa e viziata della sorella Chinota. Si lamentava sempre di dolori alla schiena, alle gambe, continuava anche lei a sferruzzare tutto il giorno, ma i lavori di casa e la cucina non erano il suo forte, come diceva lei, Chinota era più portata.
Una parte dei lori bellissimi lavori è passata da mia madre a me, che con orgoglio e piacere uso con cura e rispetto per il loro lavoro.
Queste foto sono il ricordo che serberò sempre, insieme allo schiocco del bacio che davo sulle fresche guancie di zia Chinota sempre sorridente, quando a fine pomeriggio ritornavo a casa.
Non esiste separazione definitiva fino a quando c’è il ricordo.
Isabel Allende, Paula
asciugamani in lino e pizzo fatti dalla zia Chinota
federe e camicie per la notte
La mia nonna
Che dolci ricordi....! Un post che mi fa sognare , io che non ho avuto la possibilità di conoscere le vecchie generazioni da cui provengo! Ogni volta che seguo queste vostre memorie una nostalgia mi ruba il cuore e penso a come sarebbe bello avere qualcuno saggio vicino che possa insegnarti tante belle cose! Sei davvero fortunata, credi i!
RispondiEliminaUn bacione
Dany
ciao Dany, ti ringrazio. E' vero ho passato molti periodi indimenticabili da bambina che vive in una piccola frazione, dove allora recarsi a casa di zie prozie ecc.. era una consuetudine, non c'erano pc a distrarci, c'era solo tempo libero
EliminaVerissima la frase dell'Allende e dolcissimi i tuoi ricordi.
RispondiEliminaElena
adoro i libri di Isabelle Allende, Paula da cui è tratta la frase, è davvero molto toccante.
Eliminaah ecco perchè a me rimanevano solo le briciole.... del salame di cioccolato altrimenti detto IL MORO
RispondiEliminanon credo sia vero che lasciavo solo le briciole, altrimenti non avresti anche tu il colesterolo alto.
EliminaChe bei ricordi!!! Mi hai fatto venire un po' di nostalgia anche della mia infanzia :-) Bellissimi i lavori!, complimenti! Un abbraccio
RispondiEliminaCiao, è vero i lavori sono bellissimi, nessuno li fa quasi più ormai e il mio rimorso e di essere stata una bambina pigra, che stava a guardare le prozie che lavoravano senza imparare....
EliminaCiao Monica, che tesoro ti hanno lasciato le zie, non solo dal punto di vista materiale ma soprattutto per i ricordi affettivi che sono indissolubilmente legati a questi oggetti, e tu sei molto dolce a ricordarle attraverso questo post^^ un bacione <3
RispondiEliminaE' vero, pensa che questa la mia è una minima parte, altri bellissimi lavori li hanno mia sorella, e i loro numerosi nipoti a cui hanno lasciato ricordi per il famoso corredo.
EliminaChe meraviglia, erano davvero bravissime. Anche mia nonna mi fece fare il corredo quando ero piccola, ricordo che andavamo a comperare il cotone per i pizzi all'uncinetto, siccome lei non sapeva ricamare, era una signora non della famiglia a farlo. Molti salviettoni li uso quotidianamente, ma altre cose come copriletti e lenzuola non le uso mai per non rovinarle ed è un peccato, perché invece meriterebbero di venire usate.
RispondiEliminaFantasy Jewellery
ciao Serena, io invece soprattutto le lenzuola in lino/cotone le uso tantissimo, in estate sono fresche molto più di quelle in cotone.
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